Descrizione
La casa colonica corrispondeva ad un podere, cioè ad un appezzamento suscettibile di uno sfruttamento agrario autonomo. I tre appartamenti bilocali ricavati da questo antico edificio della dimora principale conservano il clima agricolo nel quale è possibile riscoprire la genuinità della vita contadina dei nostri nonni. La suite, ora a disposizione dei nostri ospiti, nonché l’appartamento più ambito, è stata ricavata dalle vecchie stalle e conserva intatti elementi come mangiatoie e focolare dove erano soliti trascorrere in nostri nonni i lunghi inverni raccontandosi e tramandandosi storie.
Oltre alla casa del contadino all’interno del podere è presente un altro edificio dove era ubicato il forno per cuocere il pane, il locale dove riporre attrezzi e svolgere tutte le operazioni successive alla raccolta dei prodotti. In questa struttura separata, ora divisa in appartamenti monolocali, bilocali e trilocali, erano presenti strettoi da vino e frantoi per le olive, la fornace per seccare i fichi e il pozzo.
Alla casa si affiancava l’aia dove venivano trebbiati i diversi cereali; tale superficie, antistante la facciata principale della casa, posta a Sud era l’unica pavimentata in pietra, oltre ad accogliere uno o più alberi come il noce o il gelso,quest’ultimo tutt’ora presente nel nostro cortile, che doveva assicurare ombra d’estate.
Essendo il bestiame il bene più prezioso di cui disponevano i coloni, gli spazi per il pollaio, la stalla per il bestiame più grosso ed il porcile erano ricavati in annessi posti sotto la casa principale. In questo modo ci si poteva proteggere da razzie e danni da parte di coloni vicini e viandanti. Inoltre, per proteggersi, nel periodo invernale, dalle intemperie e dal clima rigido il grande camino posto al centro della casa veniva condiviso con gli animali.